Recuperare una vecchia Botte come mobile Bar

Mobile Bar da una vecchia Botte


Segnatura Ante
La Botte

A casa di mia figlia è arrivata una vecchia botte di vino, l’idea è quella di recuperarla trasformandola in un comodo mobile Bar, con illuminazione a Led. Mettiamosi a lavoro e per prima cosa occorre controllare la botte nella sua integrità e difetti che può avere, una volta effettuata la verifica occorre progettare come tagliare le due ante di accesso all’interno. Naturalmente terremo conto dei difetti riscontrati nel progettare il taglio delle due ante, segnate le linee di taglio verticali per il taglio orizzontale ho utilizzato delle fascette a grip larghe circa 1 cm collocate sotto il cerchio metallico su cui effettuare il taglio. Adesso prima di passare al taglio  delle ante occorre consolidare i cerchi metallici alle doghe della botte sia per le ante sia per quelle interrotte dal taglio, in modo che la struttura della botte rimanga integra. Il metodo che ho scelto e di applicare delle viti a testa svasata almeno una vite per doga di legmo interrotta e due per le doghe delle ante, le viti sono da 3,5 x 25 mm. Quindi ho segnato e bulinato i cerchi in acciaio e forati con punta da 3,5 mm, fatti i fori facendo attenzione a forare solamente la parte metallica dei cerchi evitando di forare le doghe, si procede a praticare la svasatura dei fori che accogliera completamente la testa delle viti che applicheremo. Siamo pronti adesso

Taglio cerchi
Avvitatura viti di consolidamento

per applicare le viti nei fori predisposti, i cerchi delle botti sono di acciaio zincato, quindi ho scelto anche le viti con lo stesso trattamento, o quantomeno dello stesso colore in modo che non risaltino più del dovuto una volta applicate. Completata questa operazione siamo ormai pronti per iniziare il taglio dei cerchi in acciaio, questa operazione si può effettuare con due strumenti alternativi tra loro, uno più veloce con una smerigliatrice angolare da 115mm, ma con il rischio di bruciare le doghe nel punto di taglio, l’atro più lento con un utensile multifunzione a vibrazione, che non ha rischi alcuno per le doghe in quanto il riscaldamento è pressoche nullo, io ho scelto la seconda opzione se non sia a disposizione e si deve usare la smerigliatrice procedere al taglio in più step in modo da ridurre quanto più possibile il riscaldamento delle doghe in legno. Effettuata questa operazione si può

Tagli verticali
Taglio doghe

procedere al taglio verticale delle doghe, taglio che per quanto mi riguarda ho fatto coincidere con l’accoppiamento dielle doghe. Anche per questa operazione si può procedere con due diversi utensili, il seghetto alternativo e ancora il multifunzione a vibrazione, il primo utensile ha una lama più spessa e quindi oltre che avere lo spazio utile sul taglio dei cerchi in ferro, al termine dei lavori lo spazio tra le ante e il resto della botte risultera piu ampio, con il secondo questo spazio si riduce notevolmente e risulta più adeguato e gradevole. Completato i 3 tagli verticali delle doghe, anta destra, anta sinistra e centrale, si procede al fissaggio delle quattro cerniere, io ho scelto delle cerniere di colore nero satinato con un disegno che richiama la vecchia ferramenta, anche le viti scelte sono nere a testa piana di 4×25 mm. Questa operazione potrebbe avere luogo anche successivamente al taglio

Posizionamento cerniere

completo delle ante, tuttavia io ho scelto di farla ion questo momento perchè cosi ho la certezza che le ante una volta completato il taglio torneranno al loro posto senza possibilita di errori di posizione. Fissate le 4 cerniere si può procedere al taglio orizzontale delle doghe utilizzando  lo stesso utensile dei tagli verticali, la guida di taglio è data dalla fascetta a grip posizionata sotto il cerchio metallico, per il taglio delle doghe tenere presente che queste hanno uno spessore di circa 30mm quindi anche la lama dell’utensile utilizzato dovrà raggiuingere almeno 32mm di profondita di taglio. Completato i taglio orizzontali si potranno aprire le due ante, ed accedere all’interno della botte

Apertura delle ante

l’odore di vinaccia sarà sicuramente forte e sulle pareti troveremo la formazione di incrostazioni zuccherine lasciate dal vino, quindi dovremmo procedere ad una pulizia che riduca quanto più possibile questi due inconvenienti. Procediamo segnando le due ante sinistra e desta e la parte superiore, incidendo all’interno nella parte superiore una “S” ed una “D” in modo da poterle riconoscere successivamente, poi

Bonifica

procediamo a togliere le 4 cerniere e passiamo alla bonifica della botte. Io ho utilizzato per questa operazione del comune aceto di vino e del bicarbonato di sodio, un bruschino per favorire il distacco delle parti non consolidate e acqua in

Bonifica

abbondanza. Sarebbe opportuno comunque tenere all’aperto la botte dopo il lavaggio per alcuni giorni in modo da favorire sia l’asciugatura sia la completa perdita di odori di vinacia. Raggiunto il nostro scopo di bonifica della botte serve adesso consolidare le pareti interne della botte, per farlo io ho utilizzato un paio di bombolette spray di nero opaco acrilico, quindi colori

Colorazione interni

ad acqua, per evitare di avere odori di solventi che potrebbero permanere anche dopo giorni dal loro utilizzo, la colorazione sarà scelta secondo le esigenze o comunque al gusto di chi la utilizzerà, la scelta del nero opaco che ho fatto è stata dettata non solo dal gusto personale, ma anche per la capacità di questo

Colorazione interni

colore di assorbire senza riflettere la luce che poi andrò ad installare all’interno della botte. Per poter utilizzare comodamente questo mobile bar dovremmo collocare dei ripiani dove collocare le bottiglie e gli accessori che serviranno, quindi occorre prendere un paio di misure all’interno della botte. La prima misura che ci servirà è quella del massimo diametro interno, sarà collocato li il primo ripiano, questo non avrà nessun tipo di supporto in quanto dal massimo diametro verso il basso il diametro tende a diminuire e quindi sarà questa riduzione a consentire la stabilità del ripiano. Se le necessità dovessero richiedere una collocazione più alta del ripiano si dovrà pensare a fissare alle pareti della

Ripiani

botte un sistema di sostegno del ripiano. La seconda misura che servirà è il diametro interno in basso in moso da lasciare sotto di esso uno spazio di circa 5-6 cm, spazio che servirà per l’impianto elettrico. Serve acquistare due tavole di misura adeguata, io aptato per dei pannelli di spessore 18mm in pino, ma si può utilizzare anche del multistrato, con un compasso segnare le due circonferenze e successivamente ritagliare con sega a nastro o con seghetto alternativo, prevedendo una inclinazione del taglio del 10-12%, che servirà ai due ripiani per adattarsi al meglio all’interno della botte. Per il ripiano più piccolo, quello in basso prevedere una apertura che permetta di alzare il ripiano quando necessario, altrimenti una volta inserito la sua rimozione diventerà quasi impossibile senza danneggiarlo. Adesso è il momento di provare i due ripiani nella loro posizione, sicuramente servirà adattare i bordi con levigatrice o a mano con carta vetro per permettere il corretto posizionamento in piano dei due ripiani, io ho utilizzato un app sul cellulare per controllare il piano, ma va benissimo anche una livella tradizionale. Ottenuto il giusto posizionamento prima di procedere alla

Rifinitura ripiani
Rifinitura ripiani

finitura dei ripiani occorre segnare il ripiano superiore dove interseca le due aperture per poi tagliare quel settore del ripiano che favorirà l’utilizzo del piano inferiore. La rifinitura dei ripiani si otterrà levigandoli con carta vetro almeno da 120 unita, per poi passare una mano di turapori, consiglio di utilizzare quello acrilico più costoso ma privo di solventi, lalternativa è quello alla nitro. Mentre per i nostri ripiani serve del tempo per l’essiccazione del turapori passiamo alla realizzazione dei due battenti (superiore e inferiore) delle ante, io l’ho realizzati con una staffetta

Verniciatura
Battenti

preforata di 40x80mm ho stondato gli angoli superiori con una mola da banco, e ho dato una forma tondeggiante da riprendere la curvatura interna della botte, svasato i 4 fori inferiori che serviranno al fissaggio e verniciato sempre con il nero opaco. I nostri ripiani adesso devono essere levigati con della lana di accaio che permetterà l’asportazione delle asperità evidenziate dal turapori, restituendo delle superfici perfettamente lisce, che saranno verniciate sempre con le solite bombolette di nero opaco. Completata la verniciatura

Rifinitura tagli
Verniciatura

l’essiccazione richiedera almeno 18-24 ore, si può tornare alla nostra botte e rifinire i lati delle ante e dell’apertura della botte, si può utilizzate a questo scopo la levigatice con carta vetro con grana medio grossa 80-100 per la spianatura o utensile multifunzione a vibrazione, per la finitura carta vetro da almeno 120 con levigatrice o a mano. Anche l’esterno della botte avra necessità di una certa pulizia/rifinitura, per non compromettere venature e vissuto della botte io ho utlizzato la lana di acciaio che ha tolti asperità, sporco, e legno ossidato della botte, inoltre ha ripulito a dovere anche i cerchi di acciaio, utilizzando carta vetro da 120 nei punti più critici, utilizzandola comunque sempre nel senzo della venatura del legno.

Ceratura
Posizionamento cerniere

Terminata questa operazione possiamo tirnatre a fissare le due ante con le loro cerniere, verificare il loro posizionamente e procedere alla rifinitura esterna della botte applicando con pennello della cera d’api colorata, io ho scelto il colore noce scuro, prima di applicarla scioglierla con della trementina in modo che risulti tra il fluido della vernice e della gelatina, suggerisco di svolgere questa operazione all’aperto e di lasciare almeno un giorno all’esterno la botte trattata, l’odore della trmentina è piuttosto fastidioso. Adesso prendiamo il considerazioneil sistema di illuminazione, ho acquistato una striscia di Led da 3m con relativo alimentatore, ho eliminato l’interruttore esistente per una accenzione diretta, riposizionato il piano superiore ho segnato sulle doghe la parte inferiore del ripiano che servira come riferimento per la collocazione della striscia di Led inferiore

Impianto elettrico
Impianto elettrico

Ho utilizzato il tappo in gomma come passacavo nel foro della botte asportando la parte eccedente con l’utensile multifunzione. Ho applicato al cavo 3x1mm nero una ciabatta, ed ho interrotto il cavo di alimentazione e portato gli estremi con una piattina ad un interruttore a pulsante fissato di lato ad una anta, ho utilizzato un interruttore di recupero da un oblò di lavatrice. Posizionare la striscia di Led inferiore facendo attenzione che il collegamento con l’alimentatore risulti sotto il piano inferiore, per il fissaggio pur essendo presente l’adesivo

Impianto elettrico
Impianto elettrico

sulla striscia di Led utilizzare del nastro biedesivo più forte sulle doghe e fissare a questo la striscia di Led. Tagliare l’eccedenza della striscia in uno dei punti indicati, sulla parte opposta sono presenti due placchette forate in rame con i simboli di polarita + e – hai quali saldare a stagno una piattina che servira per ricollegarla alla striscia inferiore. Posizionare sulla parte superiore il biadesivo e successivamente la striscia di Led restante,

Calamite
Battenti

rispettando la polarità saldare la piattina alle saldature di alimentazione tagliando la protrzione che le ricopre. Fissiamo anche i due battenti che avevamo preparato, segnamo con lapis la sovrapposizione con le ante per collocare le calamite di chiusura delle ante, io ho utilizzato delle calamite a scomparsa che necessitano di un foro da 12mm ed una profondita di 25mm, importante è segnare sulla punta per fare il foro la profondità, anche con del nasto carta o isolante, per non forare oltre il dovuto potreste forare le

Calamite
Maobile Bar

ante parte parte. Per migliorare l’aderenza delle calamite ed evitare lo sbalso derivato dallo spessore del bordo delle calamite l’ho tolto con un taglerino in modo da farle entrare fino al bordo delle ante, adesso non resta che collocare le due maniglie nere acquistate e con tanto alio di gomiti ed un panno morbido togliere l’eccedenza della cera non assorbita dalle doghe e lucidare il nostro mobile bar. Per rifinire questo splendido progetto ho utilizzato un recupero di un cristallo che casualmente aveva già le misure giuste anche se quadrato, quindi ho applicato sul bordo superiore dei gommini adesivi antiscivolo e vi ho collocato sopre il cristallo, sotto di esso potrà essere messo tatti di sughero usati, farci una composizione floreale o cosa ci farà piu piacere.

Info Fabrizio

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