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Lavoro Itinerante 5° Tappa La Casella

L’odissea lavorativa in Enel non si conclude con l’impegno genovese, da gennaio 2012 infatti il mio impegno produttivo per questa azienda si sposta ai confini della pianura padana, ai piedi dei colli e sulle rive piacentine del Po ai confini di quelle pavesi, la centrale è quella gemella di Torre del Sale, in  località La Casella la centrale E. Amaldi. Questa centrale invece di lasciarla morire come quella di Torre Del Sale è stata riconvertita dai 4 gruppi da 320 MW alimentati ad olio combustibile in 4 gruppi da 380 MW a ciclo combinato alimentati a gas metano. Quindi il mio bagaglio si arricchisce di un altro metodo di produzione di energia elettrica, partito appunto da un ciclo termico alimentato ad olio combustibile, passato ad altro ciclo termico alimentato a carbone, un intermezzo di un impianto sperimentale per la cattura della CO2 dei fumi che è più un impianto chimico che termico, ai cicli combinati. Quindi più l’età avanza più mi viene richiesto un impegno nell’apprendere nuovi cicli termici, di conseguenza nuovi metodi di gestione e utilizzo degli impianti di produzione e nuove tecnologie collegate a questi impianti. Devo però essere sincero, la mia fortuna è aver trovato ovunque persone molto positive che mi hanno aiutato non poco in questo mio impegno di aggiornamento sulla filiera produttiva incontrata di volta in volta. Anche nel piacentino questo è avvenuto, e come successo nei luoghi fin qui frequentati l’accoglienza non si è limitata ad un supporto sul posto di lavoro, ma con mia grande soddisfazione anche fuori dall’ambito lavorativo. Le occasioni in questi luoghi sono molteplici, dalle feste paesane a quelle organizzate per eventi particolari, forse la più importante e pittoresca è stata nell’occasione dell’adunata nazionale degli alpini che si è svolta appunto a Piacenza nell’aprile 2013. Da queste parti il cibo è una delle tentazioni più costanti, tra questi colli si produce dei salami spettacolari, la coppa piacentina è famosa in tutto il mondo, ma quello che è ancora più spettacolare è l’accoppiamento gustosissimo tra i salumi e i vini di questi colli. L’Ortrugo sia vinificato mosso sia vinificato fermo è un bianco gustosissimo accostabile senza problemi ai salumi. Per il rosso la Bonarda è forse il più rappresentativo, anche se l’unione dei vitigni del Barbera e della Croatina, il vitigno della Bonarda, nasce un vino stupendo il Gutturnio, anch’esso vinificato sia fermo sia mosso.  L’Italia è un paese magnifico in particolare per ricchezza di varietà vinicole e per la loro qualità, fino adesso non ne ho parlato nei miei soggiorni anche se ho apprezzato tutte le varietà gustate, è successo in questa mia trasferta perché i vini del piacentino sono quelli che più soddisfano i miei gusti. Il mio soggiorno sulle rive del Po è durato fino a settembre del 2013, poi nuova tappa, destinazione isolana in terra sarda.

F.B.

 

Le foto piacentine  

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