Da ragazzo ricordo di aver letto un manifesto propagandistico della Marina Militare che diceva così: Vieni in Marina e girerai il Mondo. Naturalmente molti dei miei amici sono stati in Marina ma il mondo non l’hanno mai girato, perché sono stati sempre pochi gli arruolati di leva che si imbarcavano. Io il militare non l’ho fatto, congedato per esubero, ma lavorando all’ENEL non il mondo ma sicuramente l’Italia ho avuto il piacere e/o l’onere di girarla. Il lavoro a Brindisi per l’impianto sperimentale della cattura della CO2 non era ancora concluso, ma si presentava la necessità di ricoprire quanto prima un posto vacante alla centrale di Genova. Mi ero appena sistemato a Torchiarolo, ma ho dovuto ricaricare tutto in macchina, salutare i colleghi e gli amici salentini e prendere la direzione di Genova. La centrale di Genova è proprio sotto la Lanterna, il Faro di Genova, è una centrale piccola costruita negli anni ’20, con una architettura stupenda, con travi in acciaio accoppiate con chiodature, nella sala macchine si affacciano terrazze e scale in acciaio stampato e piani e scale in lavagna che danno accesso alle vecchie sale controllo della stazione elettrica, vi assicuro che è uno spettacolo straordinario questo tipo di architettura industriale. Chiaramente nella sala macchine non ci sono più i macchinari degli anni ’20, ma neanche macchine delle ultime generazioni, infatti ci sono turbine e alternatori installati nel dopoguerra, arrivati da oltreoceano con il famoso piano Marschall (Vedi questo interessante video), con qualche modifica elettroidraulica odierna per la regolazione e gestione del carico. La sala controllo è anch’essa uno spettacolo con strumentazione degli anni ’50, quasi tutta pneumatica, un vero gioiellino, sono tre i gruppi installati due da 60 MW ed uno da 160 MW tutti e tre alimentati a carbone e/o olio combustibile, una particolarità per i gruppi più piccoli il generatore di vapore non è una sola caldaia ma sono due caldaie per gruppo. A Genova ho avuto la fortuna di trovare un collega anche lui partito dalla centrale di Piombino, Roberto Bernardini che mi ha semplificato l’inserimento sia lavorativo che sociale nell’ambiente Genovese. I colleghi in questa centrale per un buon 50% sono in trasferta come me, vengono da altre centrali in particolare Civitavecchia e Montalto di Castro, io ho la fortuna di essere inserito in un turno con persone splendide dell’hinterland genovese. Anche questa centrale è ormai agli ultimi respiri, durante la mia presenza c’è stato la dismissione del GR4, e quando lascerò la Lanterna anche il GR3 sarà dismesso. Sono arrivato a Genova nell’autunno del 2010 a Novembre, come ho detto Roberto aveva già anticipato ai colleghi le mie caratteristiche e l’inserimento su tutti i fronti è risultato agevole e soddisfacente, Genova è una città particolare non sempre agevole, ma sicuramente una citta dove la cultura è palpabile in ogni angolo soprattutto artistica e musicale. Sicuramente è una città caotica parcheggiare è come vincere un terno all’otto, ma è anche piacevole e piena di iniziative, la mia permanenza è stata sicuramente piacevole e soddisfacente. La mia abitazione era un po’ fuori dal caos del centro, ma non così distante da raggiungere, nel quartiere di Sestri, sufficientemente tranquillo ed economico. Sono rimasto a Genova fino a dicembre del 2011 e da gennaio 2012 altra tappa ………..
F.B.