Il silenzio ipocrita e interessato dei Midia

Verso le elezioni di Marzo

Verso le Elezioni di Marzo

Decisa la data delle elezioni politiche 2018, si fa più pressante su tutti i media la campagna elettorale. Quello che personalmente da più fastidio è la mancanza totale da parte dei giornalisti del settore di quella funzione che dovrebbero avere, quella di aiutare a scegliere tutti quegli elettori che per un motivo o l’altro sono radicalmente schierati con un partito o movimento è quindi sanno chiaramente cosa votare. Questi signori che si ergono a analizzatori e/o esperti del settore in realtà sono quasi tutti dei tifosi schierati da una parte a dall’altra e quindi non offrono a chi non è come loro un servizio obbiettivo per poter scegliere valutando i pro e i contro di ogni schieramento. Sarebbe molto semplice evidenziare quello che è successo negli ultimi 20 anni, i governi si sono alternati tra centrodestra e centrosinistra ed ognuno ha ereditato una situazione palese, ed altrettanto palese è come dopo aver governato ha lasciato  al governo successivo. In fin dei conti è proprio da queste differenze che si può valutare un buon governo o un governo fallimentare, perché nessuna testata giornalistica pubblica queste valutazioni con dati che pubblicati da un istituto di statistiche che risultano omogenee nel corso degli anni, forse gli italiani che non sono contro chi che sia avrebbero di che ragionare e magari invece di non votare darebbero il loro voto a chi meglio è riuscito nel governo del paese o a nuove forze politiche che non hanno mai governato, magari fuori dai giochi di potere che avvolgono quegli schieramenti che ad oggi hanno portato questo paese quasi alla bancarotta. Invece assistiamo all’esaltazione di proclami che sentiamo da più di 20 anni e considerando che sono sempre i soliti è evidente che chiunque abbia governato non ha mai mantenuto neanche in parte a quanto promesso nel proprio programma, certo i beneficiari di queste promesse variano a seconda di chi in quel periodo risulta più conveniente per il voto, quest’anno i corteggiati sono gli anziani i pensionati che offrono un bacino di voti tra i più consistenti. Nessun giornale o media ha messo in evidenza che in Italia non esiste un piano energetico a lungo respiro, ci si limita a dichiararsi favorevole o contrari a quel tipo di produzione ma mai si analizza quanta ne produciamo e quanta ne occorre o quanta ne occorrerà tra 10 anni. Si affoga nell’immondizia ma a parte la soluzione delle emergenze avete mai sentito qualcuno che ha analizzato un modo per risolvere il problema in modo duraturo e a lungo respiro? La campagna sembra ormai indirizzata soprattutto su come denigrare l’avversario facendo passare per buona l’equazione tanto peggiori sono gli avversari quanto migliori sono i fautori della campagna denigratoria, ma credo che ormai gli italiani siano vaccinati verso questo tipo di campagna elettorale e sanno benissimo che la qualità sta nei contenuti del programma, e soprattutto su quanto uno promette e poi mantiene, e per gran parte degli schieramenti è conclamato e verificabile anche senza ausilio della stampa. Qualcuno pensa che perché le cose cambino in Italia serve una rivoluzione, per rivoluzione intendo quella che porta milioni di persone per le strade ad abbattere questa partitocrazia che divora il bene pubblico, credo che questa sia una strada anche percorribile ma solo dopo aver provato ogni strada democratica. Oggi a mio avviso si può solo sperare in una forza politica che non abbia legami da soddisfare e che possa interrompere tutti quelli che sono in atto prendendo decisioni per il bene comune e non di qualche lobby, solo così si potrà evitare il default Italiano e/o una rivoluzione che lascerebbe sul suo percorso solo caduti da rimpiangere. Il momento è sinceramente difficile e questa scelta a marzo potrebbe risultare decisiva per le sorti italiane, credo come non mai serva una affluenza massiccia a questo voto e che ripudi quanto di disastroso sia stato fatto in questi ultimi 20 anni mandando a casa tutti quei millantatori che sono presenti nell’arco politico, compreso quelli che si spacciano per nuovi e/o rottamatori che poi si sono dimostrati il peggio del vecchio con le loro falsità arroganti e deleterie.

F. Bientinesi

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