In giugno 2006 ha inizio il mio girovagare in lungo e in largo per l’Italia, le norme europee sull’inquinamento atmosferico escludono dalla produzione di energia elettrica le centrali termiche a olio combustibile, e la produzione di Torre del Sale si riduce costantemente. Per questo motivo inizia un periodo nel quale si cerca di risolvere carenze di personale con gli esuberi di altri siti produttivi. Il luogo della mia prima trasferta è Santa Barbara in provincia di Arezzo, a pochi chilometri da San Giovanni Valdarno. La centrale di Santa Barbara è situata nella zona delle miniere, di lignite a cielo aperto nel comune di Cavriglia sotto Castelnuovo dei Sabbioni, miniera ormai esaurita e inserita in un progetto di parco ecologico. La zona oltre ad offrire specialità culinarie rinomate in tutto il mondo tipo la ribollita, la bistecca alla fiorentina e la finocchiona, offre anche un paesaggio tipico toscano, trovandosi al centro tra le zone del chianti fiorentino, del chianti senese e del casentino, otre a manifestazioni e storiche e sagre, due eventi su tutti Il Palio di Siena e La Giostra del Saracino di Arezzo. Il tempo libero dal lavoro mi ha permesso di girovagare per queste zone e di affidare alla mia macchina fotografica il compito di registrarle. Proprio a Siena ho venduto la mia Minolta Dimage A1 per acquistare la mia prima reflex digitale. La scelta è stata accurata e ben ponderata su quanto il mercato offriva in quel momento, è cosi che e arrivata la mia prima Nikon D200 con ottica DX 18-70, per completare l’equipaggiamento, un Sigma 70-200 f 2,8. Come un bambino che si trova tra le mani il suo nuovo giocattolo, io con la mia nuova Nikon ho girovagato nel chianti senese con i suoi borghi ristrutturati e ricchi di osterie, ristorantini e cantine da visitare e gustare. Villa a Sesta, Gaiole in Chianti, il castello di Brolio e i suoi vigneti. Dall’altra sponda dell’Arno verso le porte del casentino Loro Ciuffenna, Rocca Ricciarda. La raccolta “ Santa Barbara “ illustra la mia permanenza tra queste colline, ma non può certamente descrivere il piacere immenso di aver conosciuto compagini di lavoro veramente cordiali che sin dal primo giorno mi hanno fatto sentire come a casa mia, ai quali va il mio ringraziamento ed il mio affetto.
F.B.
