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Rolleiflex_SL35La fotografia è una delle mie passioni, forse quella più antica ed intima. La mia prima macchina fotografica è stata una Rolleiflex SL35, acquistata con i miei primi stipendi di lavoro estivo, credo di aver avuto più o meno 16 anni, sempre se la memoria non mi inganna ricordo che mi costò una cifra considerevole circa 150.000 delle vecchie lire. Glianni successivi ho integrato la mia dotazione con obbiettivi, moltiplicatori di focale, filtri e quant’altro per soddisfare la mia voglia di scattare foto in ogni condizione. Ho continuato a scattare foto con una costanza compatibile con le mie finanze, la foto analogica aveva un costo non indifferente in particolare se stampata su carta, sia si fotografasse in bianco e nero sia a colori, i costi si riducevano se si utilizzava le diapositive anche se il risultato non era cosi soddisfacente. Le stampe erano curate da laboratori che se informati trattavano i rullini con cura, non usando le impostazioni standardizzate per le foto comuni. Il risultato era quasi sempre soddisfacente, man mano che la tecnologia ha migliorato le pellicole, ha migliorato anche i processi di stampa rendendo più economica questa passione, di contro però i laboratori hanno smesso di trattare con cura particolare le pellicole, il risultato stampato è via via sempre più standardizzato, perdendo tutti gli sforzi del fotografo di scatti particolari. Questo il motivo che mi ha allontanato da questa mia passione, avvicinandomi però ad un’altra tecnica di immagine, la videoripresa e di conseguenza il video montaggio. Per molti anni ho sviluppato ed investito su quest’ultima tecnica con altrettanta soddisfazione e passione, fino a quando sul mercato sono arrivate le prime macchine fotografiche digitali. Il mio primo acquisto per scattare in digitale è stata una compatta Kodak con una sensibilità di 1500 px , i risultati non erano male visti sul computer, se stampati non reggevano il confronto con la pellicola ma la possibilità di scattare in continuazione potendo scegliere con cognizione cosa stampare e cosa tralasciare ha dato il via ad un modo nuovo di accostarsi alla fotografia. L’evoluzione così veloce della fotografia digitale ha permesso una crescita esponenziale della qualità dell’immagine sia come sensori a risoluzioni sempre più alte sia per l’interpolazione software della conversione in immagine, raggiungendo in pochi anni una qualità dell’immagine superiore a quella della pellicola. Dopo qualche anno quindi la mia seconda digitale è arrivata ed era una Minolta Dimage A1, Dimage_A1una via di mezzo tra una compatta ed una reflex, l’immagine inquadrata era nel mirino era quella ripresa dal sensore, ed una risoluzione di 5000 px definizione che già permetteva ingrandimenti fino 50x60 senza sgranature rilevanti. Con questa macchina la mia passione per la fotografia è tornata ad essere il mio modo di principale di espressione, non rinunciando alla videoproduzione, ma relegandola ad una posizione di rincalzo. Questo è stato il mio percorso in questa disciplina artistica, i risultati più o meno soddisfacenti possono essere giudicati soltanto da terzi, per quanto mi riguarda sono senza dubbio soddisfacenti, il mio percorso continuerà con la pubblicazione dei miei scatti nelle sezioni “ In Viaggio “ e “ Scatti “, che rappresentano anche l’evoluzione nel mondo del digitale.