4° anno e 5° anno prime due stagioni di serie D

Sono passati ormai più di 4 anni dll’ultimo racconto della Duroplat Basket Cecina, riprendo però da dove avevo lasciato il 4° anno agonistico dei rossoblù. Le motivazioni che hanno portato a questo silenzio prolungato sono varie ma non credo che sia necessario elencarle, l’importante è che il mio racconto sia ripreso per portarvi sino al cambio epocale del basket cecinese. La stagione 1972/73 prima partecipazione al campionato si serie D nazionale la Duroplat si sta organizzando per affrontare una stagione sicuramente impegnativa. Salutato il buon lavoro fatto dal coach Perni arriva da Rosignano Solvay un maestro della pallacanestro, Tosello Franceschini che guiderà la Duroplat nel suo primo campionato di serie D, e curerà anche tutto il settore giovanile, dalla Barcas Livorno arriva Castro una guardia dalla mano sinistra caldissima, a rinforzare il collettivo arrivano anche Macchia, Fontana e Botteghi, oltre il passaggio in  rosa dei giovani Bientinesi, Marzi, Ceccanti e Granchi. Inizia il campionato e inizia con una vittoria contro Prato, e a campionato iniziato si aggiunge alla rosa rossoblù un giovane promettente Carelli, ma i risultati non saranno conformi al valore della squadra costruita dalla società. Il piazzamento nel primo campionato di serie D della Duroplat sarà a centro classifica, risultato tutto sommato onorevole considerando che   la Duroplat lo ha affrontato come neopromossa, anche se il presidente Nannini e la società avrebbero ambito a qualche posizione di classifica più prestigiosa.   In effetti lo sforzo societario per la costruzione di un collettivo competitivo per il campionato che si andava ad affrontare era stato importante, ingaggiando un mix di giovani promettenti dei vivai livornesi e di giocatori ormai esperti della serie D, oltre un tecnico che in quegli anni era una delle massime espressioni del basket livornese. Come spesso accade i risultati non rispecchiano le attese, non resta che voltare pagina e organizzarsi per il prossimo campionato di serie D. Si pensa alla costruzione della squadra per l’anno sportivo 1973-74, correggendo quelle note non produttive risultate dall’anno sportivo conclusosi, il direttivo della società Duroplat si allarga a nuovi consiglieri, entrano a farne parte Fermo Galli, Vittorio Roventini, Maris Carugi, Giorgio Corbelli, Parisio Zazzeri. Visto il risultato della stagione conclusa, nonostante l’ingaggio di ottimi giocatori provenienti da altre società in rosa, non ha comunque dato il risultato atteso, il nuovo direttivo decide per una rosa quasi completamente cecinese, considerando ormai cecinesi anche Tenerini e Lemmi, sono infatti solo due gli innesti non provenienti dal vivaio, Bonatti e Talozzi entrambe a difesa dei rimbalzi, mentre la guida tecnica è affidata ancora a Tosello Franceschini. Il roster risulta quindi composto da Tenerini, Lemmi, Donati, Roventini Simone, Campani Stefano, Bientinesi, Marzi, Matacena, Ceccanti, Bonatti, Talozzi, Barsacchi, Campani Giacomo, Roventini Leopoldo. L’intento della società è quello di dare l’opportunità di maturare alle risorse del settore giovanile per costruire una solida ossatura locale che sarà la base per raggiungere importanti traguardi sportivi. Il secondo anno di permanenza nella serie D nazionale per la Duroplat sarà molto impegnativo anche per trovarsi inserita in un girone tra i più complicati, con squadre lombarde, liguri e toscane. Sono gli anni dell’austerity, viaggiare con i mezzi privati la domenica non era possibile se non con particolari permessi, quindi varie trasferte venivano affrontate con il treno o con i mezzi dell’azienda Duroplat con i permessi della prefettura. Per la prima volta la Duroplat si trova a misurarsi con realtà cestistiche di grandi tradizioni e con bacini di ingaggio giocatori di tutto rispetto, mi riferisco in particolare alle società lombarde che  avendo due delle maggiori squadre di serie A a due passi, quindi possono beneficiare dei giovani talenti in cerca di esperienza. Sarà comunque una toscana a vincere il girone, l’Audax Carrara, ma senza dubbio le squadre lombarde Bramante Vigevano, Olmo Pavia e lo Stradella furono tra le protagoniste del girone, la Duroplat raggiunse il proprio obbiettivo della salvezza, giunta matematicamente con una giornata di anticipo, dopo una serie di 4 vittorie consecutive che mostrarono il buon livello tecnico atletico del collettivo rossoblù, ma anche l’inesperienza a giocare a questi livelli.

Info Fabrizio

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